negli anni ’70 la CSAI, l’organo federale che già disciplinava il motorsport nazionale, creò le premesse regolamentari di una formula addestrativa dove sarebbero cresciuti giovani piloti di talento, schierandoli in pista sullo stesso modello di monoposto
per il progetto e la realizzazione dell’auto fu scelto un marchio plurivittorioso: Abarth
la monoposto fu presentata al Salone dell’Auto di Torino, nel 1971: fu l’ultimo progetto a cui partecipò attivamente Carlo Abarth, dimostrando che in Italia c’era tutto per poterla costruire. Quindi, anche allo scopo di contenere i costi per i giovani piloti, la assemblò anche con numerose parti derivate da auto di serie, Fiat e Lancia
nacque la SE025 Formula Italia, che corse i Campionati Italiani a lei dedicati dal 1972 al 1979: correndo in Formula Italia è iniziata la carriera di molti piloti importanti, e tanti altri hanno vissuto l’esperienza di un’epoca sportiva straordinaria