il Campionato Italiano di Formula Italia si è svolto dal 1972 al 1979 ed il suo regolamento ammetteva iscritti di età fino a 26 anni: lo scopo della formula addestrativa era confrontare giovani piloti sulla stessa auto, per far emergere talenti da portare successivamente nelle categorie superiori.
Consultare l’Albo d’Oro è doveroso, ma per certi aspetti riduttivo: l’elenco dei piloti che hanno partecipato ai campionati è lunghissimo e tra di loro ve ne sono molti che avrebbero meritato di più, ma hanno avuto un destino avverso e/o mezzi insufficienti.
Altri invece non sono nell’Albo ma hanno comunque corso per brevi periodi in alcune gare di campionato per poi procedere rapidamente fino ai massimi livelli del Motorsport. Qualche esempio: Michele Alboreto, Beppe Gabbiani, Renzo Zorzi …
La CSAI erogava premi economici ai migliori classificati e, nei primi anni, addirittura si proponeva di sostenere il vincitore del titolo facendolo partecipare al campionato di Formula 3 dell’anno successivo. Ma vi furono alcune defezioni, erano tempi difficili, inconfrontabili con la realtà dei decenni successivi.
L’Annuario Sportivo Automobilistico 1973 riferisce un montepremi di 400.000 lire per ogni gara: al primo classificato spettavano 150.000, al secondo 100.000 e così via fino a dare 20.000 lire al sesto.
Il primo premio, attualizzato con l’indice Istat a fine 2021, corrisponde a circa 1240 euro.
Normalmente le gare si svolgevano con una finale a cui partecipavano i piloti che avevano superato 2 batterie eliminatorie.
In alcuni anni il numero di iscritti era così alto che si svolgevano 3 batterie.
il 1972
Il vincitore del primo Trofeo Nazionale CSAI Formula Italia fu Giorgio Francia, che in seguito divenne il valido professionista che recentemente è stato ben raccontato da Gianni Tomazzoni nella biografia del pilota.
Nel 1972 Francia gareggiò anche nel campionato di Formula Ford con una Tecno-Pirola: quando le gare erano concomitanti scendeva da una Formula e saliva sull’altra disputando prove, batterie e finali in entrambe le categorie. Vinse il titolo della Formula Italia ed arrivò secondo assoluto in quello della Formula Ford: era l’inizio di un lungo e validissimo percorso sportivo e professionale che è valso molto anche per lo sviluppo delle macchine con cui ha corso, in particolar modo Alfa Romeo.
Ma partiamo dall’inizio: il 20 Aprile 1972, nella sede dell’Automobile Club Bologna si svolse pubblicamente il sorteggio per la consegna delle prime 60 Formula Italia ai piloti che avevano fatto richiesta ed erano stati preselezionati dalla Federazione che li aveva suddivisi in 5 gruppi: nel 1° gruppo c’erano: Grimaldi, Bozzetto, Troyer, Spataro, Tonussi, Ferrari, Ruggeri, Caneva, Farneti, Vigneri, Boninsegni, Smittarello, Sangiuolo, Consolo, Gunnella, Angelini, Salvatori; nel 2° gruppo: Filaninno, Giordano, Abate, Castiglioni, Ghinzani; nel 3° gruppo: Selvatici, Casalegno, Piccolomini, Nencini, Morvillo, Corolli, Grilli, Ciò, Zorzi; nel 4° gruppo: Buttani, Buratti, Martini, Ponzone; nel 5° gruppo: Lombardi, Roberto, Cattaneo, Germani; nel 6° gruppo: Cavina, Campominosi, Brancatelli, Puma, Simonetti, Francia, Cagnoni, Peruzzi, Medail, De Petris, Branca, La Starza, Bianchi, Mantovani, Oliviero, Lagazio, Riva, Menegato, Facibeni, Caponetti, Imò
Dopo il sorteggio (così riferisce un servizio pubblicato da Autosprint n.17/1972) il geom. Anzio Zucchi della CSAI riferì che la catena di scioperi avvenuti in quel periodo di grande agitazione stava causando non poche difficoltà all’Abarth, ma in ogni caso annunciò la prima gara in programma: il 21 maggio a Vallelunga.
Purtroppo questa previsione fu poi disattesa: la prima gara si tenne a Monza il 25 Giugno 1972.
Le prime Formula Italia furono consegnate il 25 Maggio, come dimostra il telegramma conservato da Roberto Tonussi, uno dei 5 piloti convocati a Torino dall’Abarth.
25 giugno 1972, Autodromo di Monza: la prima gara del primo anno
L’evento fu il banco di prova finale della monoposto appena prodotta, e risultò assai selettivo: arrivò al traguardo un terzo dei partenti. Molte rotture dei giunti-semiassi, molte bronzine “saltate” per mancata lubrificazione (l’effetto centrifuga nelle curve a lunga percorrenza non faceva pescare olio alla pompa), spegnimenti per miscelazione di fluobrene con benzina a causa di perdite interne al serbatoio di sicurezza, ed infine alcune lamentele riguardanti la torsione del telaio. Ma l’importante era che finalmente il Trofeo Nazionale di Formula Italia era iniziato!
Il circuito era il Junior: tracciato breve. Il giro più veloce fu segnato da Ghinzani alla media di circa 148 km/h.
Nella prima batteria, con pista umida, inizialmente conduceva Castiglioni seguito da Filaninno e Bozzetto ma alla fine la spuntava quest’ultimo perché Castiglioni si girava in testacoda alla curva del Ponte e Filaninno incappava in un errore proprio agli ultimi metri.
Nella seconda batteria ci fu la dimostrazione di forza di Ghinzani che fece gara a sé lasciando indietro Angelini, Caneva e tutti gli altri. Proprio la prestazione di Ghinzani evidenziava i limiti torsionali del telaio, che sottoposto a notevole prestazione torceva sollevando la ruota anteriore interna rispetto alla curva.
15 macchine in gara nella finale: l’Ing. Rogano dà il via e scattano meglio di tutti Ghinzani, Angelini e Bozzetto che distanziano tutti fino al nono giro quando dopo una grande rimonta li raggiunge e li supera Castiglioni. Nel frattempo erano già fermi ai box per guasto Nencini, Caneva e Gunnella, ed a loro si aggiungeva poi anche Angelini per rottura di un giunto. Per la quarta posizione provvisoria lottavano Farneti e Trojer, fino a quando quest’ultimo non rimase senza benzina. Al sedicesimo giro si rompe un giunto alla Formula Italia di Castiglioni, ed all’ultimo giro Ghinzani rallenta notevolmente per un guasto, lasciando la prima piazza a Bozzetto che vince la prima gara del primo Trofeo Nazionale con la SE025 telaio n.0006
risultati del Trofeo CSAI di Formula Italia all’Autodromo di Monza, il 25 giugno 1972 (prima gara del primo anno)
Classifica 1^ batteria:
1) Bozzetto
2) Filaninno
3) Gunnella
4) Troyer
5) “Long John”
6) Ferrari
7) Tonussi
8) Castiglioni
9) Ruggeri
Classifica 2^ batteria:
1) Ghinzani
2) Angelini
3) Caneva
4) Morvillo
5) Farneti
6) Spataro
7) Nencini
8) Sangiuolo
9) Corolli
10) Piccolomini
Classifica finale:
1) Bozzetto
2) Ghinzani
3) Farneti
4) Ferrari
5) Troyer
6) Tonussi
7) Castiglioni
8) Angelini
9) Morvillo
23 luglio 1972, Autodromo di Imola: la seconda gara del primo anno
Il tema che distinse la seconda gara del Trofeo Nazionale fu l’insieme di irruenza, smania e sprezzo del pericolo dei giovani piloti: dopo la gara di Imola dalla CSAI fioccarono sospensioni per far capire ai concorrenti l’importanza della correttezza in pista per prevenire rischi e gravi conseguenze per loro stessi e gli altri. Il settimanale Autosprint titolò l’articolo scrivendo “calmaaaa!!!”, evidenziando 3 circostanze: alcuni piloti erano incoscienti, l’auto era resistente come un carro-armato ma era stata una gran fortuna se ancora non era accaduto un incidente fatale.
Nella prima sessione di prove libere Erwin Trojer (pilota atesino tra i primi 5 a ritirare la Formula Italia nello stabilimento Abarth) era già lanciato nel suo secondo giro e per superare Ghinzani al termine del rettilineo decise di uscire di scia a destra anziché a sinistra come forse era prevedibile. Lo spazio insufficiente lo portò a mettere due ruote fuori pista perdendo aderenza, agganciando Ghinzani per poi ribaltarsi più volte fino a fermarsi sul terrapieno a destra del Tamburello, con l’auto priva di ruote e sospensioni. Tonussi, che transitò poco dopo, vide Trojer immobile nell’abitacolo, con le braccia distese fuori. I soccorsi lo trovarono in forte stato di choc, fu immediatamente trasportato all’ospedale e fortunatamente non gli furono riscontrate fratture. Trojer in seguito non partecipò ad alcun’altra gara in Formula Italia.
Poi, durante la finale accadde una “carambola” alle Acque Minerali: all’ottavo giro Castiglioni con una manovra azzardata tentava di sorpassare Tonussi causando il contatto e la conseguente uscita di entrambi contro i guard-rail, finendo fermi in pista Tonussi sulla sinistra e Castiglioni sulla destra. Bozzetto, che stava sopraggiungendo in quarta o quinta posizione, centrò l’auto di Castiglioni e nel frattempo sopraggiunse anche Ghinzani che però se la cavò con un testacoda e poté proseguire la gara senza danni alla monoposto (ma pagò 20.000 lire di ammenda per non aver rallentato alle bandiere gialle).
Oltre a questi episodi le cronache raccontano di piloti che ignoravano le bandiere di segnalazione dei commissari, ed altri che invece correttamente rallentavano alzando la mano in caso di sbandieramento ma venivano puntualmente “infilati come polli” dai soliti furbi che invece tenevano giù l’acceleratore.
Passiamo alla cronaca sportiva: nella prima batteria partirono al comando subito in bagarre Gunnella e Castiglioni, ma alla Tosa cedette Gunnella con un gran testacoda lasciando sfilare Castiglioni, Ghinzani, Selvatici, Martini e Buratti. Dopo soli 4 giri Gunnella era già a contendersi nuovamente le posizioni di vertice e così la batteria continuò finché sul traguardo è sfilato per primo Ghinzani, seguito da Gunnella e Castiglioni.
Nella seconda batteria accadde qualcosa di simile alla prima: Bozzetto, partito in testa, si girò alla Tosa e quindi in prima posizione passò Tonussi, già detentore del giro più veloce in qualifica, che rimase indisturbato al comando conservando costantemente il vantaggio finché al penultimo giro trovò olio in pista alle Acque Minerali e si girò in testacoda, facendo sopravanzare Angelini che si aggiudicò la batteria.
In finale inizialmente si avvantaggiarono Castiglioni, Ghinzani e Gunnella, mentre per incidenti si ritiravano Caneva, Abate, Ferrari e Spataro. Al gruppo di testa si aggiunsero presto Bozzetto e Tonussi, con quest’ultimo salito in seconda posizione.
Mentre Tonussi studiava Gunnella per un possibile attacco, si trovò coinvolto nell’incidente già descritto con Castiglioni e Bozzetto alla seconda delle curve delle Acque Minerali.
Il resto della cronaca della finale è breve: Gunnella poté controllare facilmente Ghinzani fino a vincere. Terzo Angelini, quarto Martini, quinto Corolli.
Dopo un simile fine settimana urgevano riflessioni e misure drastiche: la licenza di Castiglioni, conseguentemente all’incidente, fu sospesa dalla CSAI per 3 gare con la motivazione “condotta di gara pericolosa”.
risultati del Trofeo CSAI di Formula Italia all’Autodromo di Imola, il 23 luglio 1972 (seconda gara del primo anno)
Classifica 1^ batteria:
1) Ghinzani
2) Gunnella
3) Castiglioni
4) Corolli
5) Martini
6) Nencini
7) Spataro
8) Buratti
9) Lombardi
10) Grilli
11) Ponzone
12) Casalegno
13) Filaninno
14) Selvatici
Classifica 2^ batteria:
1) Angelini
2) Tonussi
3) Ruggeri
4) Morvillo
5) Caneva
6) Bozzetto
7) Farneti
8) Abate
9) Piccolomini
10) Grimaldi
11) Salvatori
12) Ferrari
13) Zorzi
14) Buttani
Classifica finale:
1) Gunnella
2) Ghinzani
3) Angelini
4) Martini
5) Corolli
6) Nencini
7) Buratti
8) Ruggeri
9) Piccolomini
10) Farneti
11) Grimaldi
12) Salvatori
13) Grillo
14) Lombardi
15) Ponzone
16) Castiglioni
17) Tonussi
18) Bozzetto
Il giro più veloce in gara fu fatto registrare da Castiglioni, in 1’52”9, alla media di 160,148 km/h
5 agosto 1972, Autodromo di Misano: la terza gara del primo anno
La terza gara, concomitante con altre di Formula 850 e Formula 3, inaugurò il nuovissimo circuito di Misano che all’epoca venne chiamato Santamonica.
Negli anni ‘60, quando su quell’area non c’era altro che i resti di una pista di atterraggio (base temporanea per gli aerei americani durante la prima guerra mondiale), gli amministratori locali avevano previsto la costruzione di un inceneritore, ma subendo la reazione cittadina spostarono tale previsione a Raibano (dove l’impianto è ancor oggi) mentre sui resti della pista per gli aerei militari consentirono la realizzazione del circuito. La cittadinanza non protestò, anzi. Quella realtà è cresciuta sempre più ed ha alimentato indotto e passione contribuendo significativamente al raggiungimento di grandi risultati sportivi.
Oggi il circuito è dedicato a Marco Simoncelli.
L’immagine del tracciato con didascalia è tratta da Autosprint n.32/1972
Come preannunciato dalla CSAI, perché prevenire prevalesse rispetto a curare, per la tutela di tutti e per orientare il comportamento alla correttezza i commissari ebbero mano ferma: per la prima volta sventolarono bandiera nera per mancato rispetto degli ordini dati con precedenti bandiere per segnalazioni di emergenza. A farne le spese fu il pilota Ponzone.
Vari colpi di scena durante le batterie e la finale, sia per cedimenti meccanici che per la scivolosità della pista in alcuni punti, a causa di perdite d’olio. Terza gara, terzo pilota differente a vincere: le premesse di questa formula addestrativa stavano andando nella direzione giusta …
Nelle prima batteria vinse Bozzetto lasciando dietro di sé Corolli, Francia e Ghinzani a lottare per il secondo piazzamento. Al nono giro Corolli andò in testacoda al tornante della Quercia, mentre Francia perse terreno per noie meccaniche finendo sesto dietro a Farneti.
Nella seconda batteria Gunnella conferma le sue qualità scattando al comando e rimanendoci fino alla fine. Selvatici si girò presto alla Quercia, ma fece poi una gran rimonta fino a concludere quarto dietro a Ruggeri. Buratti si fermò per incidente, Ponzone per squalifica.
Ventiquattro ammessi in finale: Gunnella col miglior tempo partì al palo ma si girò dopo poche curve, dunque passò Bozzetto a condurre. Incidenti tra Piccolomini e Salvatori nel corso del primo giro, e tra Tonussi e Clò che si toccarono nella curva prima del rettilineo più lungo: Clò si fermò e Tonussi proseguì senza musetto. Guasto per la monoposto di Bozzetto: il gruppo al comando si compose con Francia, Martini, Ghinzani e Ruggeri. Una bandiera nera costrinse Ghinzani ai box, probabilmente per l’avvio del cedimento del muso, infatti ripartì senza muso ma anche senza speranze di recuperare abbastanza. Per Francia si ripeterono le noie al motore già patite in batteria: finì terzo dietro a Ruggeri secondo e Martini vincitore per la prima volta, coi colori della Scuderia del Passatore diretta da Gian Carlo Minardi.
risultati del Trofeo CSAI di Formula Italia all’Autodromo di Misano, il 5 agosto 1972 (terza gara del primo anno)
Classifica 1^ batteria:
1) Bozzetto
2) Ghinzani
3) Grimaldi
4) Corolli
5) Farneti
6) Francia
7) Nencini
8) Abate
9) Tonussi
10) Piccolomini
11) Grilli
12) Buttani
13) Cavina
Classifica 2^ batteria:
1) Gunnella
2) Martini
3) Ruggeri
4) Selvatici
5) Consolo
6) Salvatori
7) Caneva
8) Filaninno
9) Brancatelli
10) Lombardi
11) Clò
12) Spataro
Classifica finale:
1) Martini
2) Ruggeri
3) Francia
4) Gunnella
5) Grimaldi
6) Caneva
7) Selvatici
8) Brancatelli
9) Farneti
10) Tonussi
11) Abati
12) Corolli
13) Grilli
14) Buttani
15) Lombardi
16) Ghinzani
17) Spataro
18) Cavina
Il giro più veloce in gara fu fatto registrare da Francia, in 1’30”4, alla media di 132,73 km/h
20 agosto 1972, Autodromo di Misano: la quarta gara del primo anno
Passate solo due settimane dall’evento inaugurale il circuito Santamonica ospitò nuovamente il Trofeo Nazionale di Formula Italia, ed il campionato nella sua quarta data conobbe il quarto vincitore anche stavolta differente dai precedenti: vinse Giorgio Francia con una notevole dimostrazione di capacità, precisione e costanza, senza collezionare alcun errore.
Ma il primato in classifica generale, dopo la quarta gara, diventò appannaggio di Martini (18 punti), seguito da Ghinzani (15), Gunnella (14), Francia (13), Bozzetto (9), Ruggeri (6), Buratti, Farneti e Angelini (4), Ferrari e Grimaldi (3), Trojer (2), Tonussi, Nencini e Caneva (1)
Nella prima batteria Brancatelli non si schierò (probabilmente aveva noie meccaniche, a giudicare dal tempo in qualifica 13 secondi più alto del primo) e quindi partirono in 12. Martini partì bene trascinandosi Ghinzani dalla seconda fila, Bozzetto nonostante la pole si era attardato ma alla fine del primo giro spuntò sul rettilineo già in prima posizione. Al terzo passaggio Ghinzani rompendo il ritmo passò in testa, seguito da Bozzetto e Martini, ma al decimo giro il primo fu costretto ad alzare un braccio segnalando il suo improvviso rallentamento per guasto. Martini passò al comando mentre Bozzetto rischiava di perdere pure la seconda posizione con una breve escursione mentre stava sopraggiungendo Corolli.
Via alla seconda batteria, nella quale Gunnella e Francia si alternarono a ripetizione in prima e seconda posizione. Nel frattempo Tonussi era artefice di una gran rimonta sui due in testa, creando le condizioni per una disputa a tre, ma al decimo giro chi guardava la gara dal tornante della Quercia vide Francia sopravanzare su Gunnella ma… Tonussi non arrivava, ritirato per distacco della batteria dal supporto. Prima del termine, scomponendosi dalla traiettoria ideale, Gunnella fu superato anche da Ruggeri.
In finale i 24 partenti dopo poco si divisero in più gruppetti: Francia e Martini saldamente in testa fino alla fine, seguiti dal terzetto Buratti, Ruggeri e Corolli, seguiti a loro volta da Grimaldi, Ghinzani e Gunnella mentre Farneti arretrava per calo di prestazione del motore. la classifica alla fine si muove di poco, con un marcato arretramento di Ruggeri del quale però non si trovano spiegazioni nelle cronache dell’epoca. Vince Francia, secondo Martini, terzo Buratti, quarto Ghinzani, quinto Gunnella.
Più della regolarità dei primi due si evidenziò la qualità di Buratti, fino ad insidiare il secondo posto di Martini.
risultati del Trofeo CSAI di Formula Italia all’Autodromo di Misano, il 20 agosto 1972 (quarta gara del primo anno)
Classifica 1^ batteria:
1) Martini
2) Bozzetto
3) Corolli
4) Buratti
5) Caneva
6) Selvatici
7) Piccolomini
8) Cavina
9) Buttani
10) Giordano
11) Grilli
Classifica 2^ batteria:
1) Francia
2) Ruggeri
3) Gunnella
4) Farneti
5) Grimaldi
6) Abate
7) Spataro
8) Sangiuolo
9) Lombardi
10) Tonussi
11) Nencini
12) Angelini
Classifica finale:
1) Francia
2) Martini
3) Buratti
4) Ghinzani
5) Gunnella
6) Corolli
7) Grimaldi
8) Caneva
9) Angelini
10) Farneti
11) Bozzetto
12) Selvatici
13) …
14) Nencini
15) Piccolomini
16) Buttani
17) Spataro
18) …
19) Ruggeri
20) Giordano
21) Sangiuolo
22) Grilli
23) Lombardi
dai dati disponibili risulta che il giro più veloce fu fatto registrare da Francia (2^ batteria) e da Gunnella (prove), in 1’30”2, alla media di 133,023 km/h
27 agosto 1972, Autodromo di Varano: la quinta gara del primo anno
La frequenza-gare si intensifica, e dopo solo 7 giorni dall’ultima tappa a Misano si corre già a Varano de’ Melegari, dove però si comincia a definire il possibile esito della selezione agonistica: Giorgio Francia domina batteria e gara, prendendo anche il comando della classifica generale che dopo la quinta era questa: Francia (22 punti), Ghinzani e Martini (18), Bozzetto (15), Buratti e Ruggeri (6), Farneti e Angelini (4), Ferrari, Corolli e Nencini (3), Trojer, Grimaldi e Caneva (2), Tonussi (1).
L’allungo di Francia in classifica fu propiziato anche dal forfait forzato di Martini in prima batteria, poiché il posteriore della sua monoposto aveva preso una botta dal muso della macchina di Gunnella arrivato lungo ad una staccata: Gunnella ai box col muso all’insù e Martini apparentemente indenne ma poco dopo costretto al ritiro per un danno alla batteria, posizionata dietro (accanto alla scatola del cambio). Dunque al comando si trovò Ghinzani, mentre Spataro e Ruggeri erano costretti al ritiro ed il pubblico assisteva ad una manche combattuta tra Caneva e Tonussi per il secondo e terzo posto.
Minori incertezze durante la seconda batteria, nella quale Francia fu primo dall’inizio al traguardo. Tra i diretti inseguitori la battaglia fu tra Bozzetto, Filaninno e Corolli, mentre fu notata anche la rimonta di Buratti che dopo un testacoda risalì a suon di sorpassi superando 7 avversari.
In finale Ghinzani partì benissimo ma purtroppo perse il controllo in fondo al rettilineo: dovette ripartire dall’ultima posizione ma le sue qualità valsero per concludere in quarta piazza. Nel frattempo Francia dominò la gara senza alcun errore (l’articolo di Autosprint suggerì una riflessione, lodando le sue qualità, orientata al passaggio diretto di Francia alle categorie superiori, per manifesta superiorità), seguito a distanza da Bozzetto, Buratti, Nencini. Giravano nuovamente sugli stessi tempi Caneva e Tonussi, stavolta per la disputa del quinto posto, poi purtroppo spenta per problemi all’auto di Tonussi.
Una gara meno “pepata” rispetto alle precedenti, in questo debutto del Trofeo a Varano, dove i piloti avevano già girato durante il corso CSAI obbligatorio con gli insegnamenti di Henry Morrogh.
Durante il medesimo weekend Giorgio Francia gareggiò e vinse in Formula Ford, con una Pirola.
La Formula Ford nacque in Gran Bretagna nel 1967 per poi diffondersi anche in altri paesi dal 1972, e come la Formula Italia dotava le monoposto di un motore 1600cc: anche i tempi sul giro erano praticamente gli stessi.
Durante il fine settimana di Varano l’Ing. Alberto Rogano, Presidente CSAI e tenace fautore della Formula Italia, fece una riunione con i piloti per fare il punto della situazione, lasciando che ciascuno esprimesse dubbi ed osservazioni. Per agevolare i successivi coordinamenti su stabilito, durante la riunione, che i piloti sarebbero stati rappresentati da Corolli (pilota) e dal Maggiore Marco Costantini (team).
Il Maggiore Marco Costantini era un appassionato della scuderia “pordenone corse“, che assieme all’Ing. Sfreddo acquistò la SE025 telaio 0009 per promuovere il programma di corse del giovane e valido pilota Roberto Tonussi, che nei due anni precedenti aveva gareggiato in Formula 850.
Il Maggiore Costantini seguiva Tonussi sui campi di gara, ed in questa foto lo vediamo chino sulla monoposto in schieramento. Assieme a lui, col cappello, Claudio Zanzai
risultati del Trofeo CSAI di Formula Italia all’Autodromo di Varano, il 27 agosto 1972 (quinta gara del primo anno)
Classifica 1^ batteria:
1) Ghinzani
2) Caneva
3) Tonussi
4) Farneti
5) Piccolomini
6) Abate
7) Grimaldi
8) Casalegno
9) Lombardi
Classifica 2^ batteria:
1) Francia
2) Corolli
3) Bozzetto
4) Filaninno
5) Nencini
6) Buratti
7) Angelini
8) Brancatelli
9) Buttani
10) “Long John”
11) Ponzone
Classifica finale:
1) Francia
2) Bozzetto
3) Buratti
4) Ghinzani
5) Nencini
6) Caneva
7) Grimaldi
8) Angelini
9) Corolli
10) Piccolomini
11) Brancatelli
12) Farneti
13) Casalegno
14) Abate
15) Tonussi
il giro più veloce in gara fu fatto registrare da Ghinzani durante la sua strepitosa rimonta dall’ultimo al 4° posto, in 56”5, alla media di 114,690 km/h, ma per dovere di cronaca bisogna annotare che durante le qualifiche Giancarlo Martini aveva fatto segnare un giro in 56”2, alla media di 115,303 km/h
segue (sito in costruzione) con le gare successive, appena sarà possibile aggiungere contenuti