dopo un breve passaggio in Formula Italia (dove stupì subito tutti per gli ottimi risultati) proseguì in una lunga carriera professionistica, lasciando il segno anche per merito della sua personalità, creando numerosi aneddoti che sono raccontati anche nella sua biografia
5 domande a Beppe Gabbiani:
prima della Formula Italia, quale era stata la tua esperienza da appassionato e sportivo nel motorsport?
5 anni di kart, dal 71 al 75, e qualche mese di test con il F3 nel 76; e le ultime gare del campionato italiano di Formula Italia a Casale e Magione.
quali ambizioni avevi, iniziando l’esperienza in Formula Italia?
La mia ambizione era arrivare in F1
come descriveresti il contorno, l’ambiente attorno alla Formula Italia, dall’arrivo al circuito fino alla partenza dal weekend di gara?
All’epoca conoscevo solo Stohr, Lauro Campana, Eddie Bianchi, kartisti come me. Poi ho conosciuto il preparatore Cevenini, che mi ha aiutato l’ultima gara a Magione. Ho partecipato alle ultime 2 gare, che sono state le prime in auto della mia vita, ed eravamo solo io ed un mio amico.
Nessuno mi considerava perché ero solo un ragazzino. A Casale ero secondo quando si è rotto il cambio. A Magione ho vinto la batteria e in finale sono stato primo per tanti giri, ma l’emozione e Sottanelli, che giro dopo giro mi stava raggiungendo, mi ha portato all’errore, rompendo il radiatore e causando il ritiro.
il tuo più bel ricordo? ed il peggiore?
il più bel ricordo è essere primo alla seconda gara della tua vita, ed il peggiore è vedere sfumare una vittoria quasi certa.
che giudizio avevi ed hai della monoposto SE025?
A 65 anni compiuti ho un ricordo vivido ed altamente positivo. Questa formula era incredibilmente piacevole da guidare e allo stesso tempo potente. La potevi guidare molto pulita e anche molto aggressiva. Lo sterzo era preciso e progressivo, la frenata anche. Era una vettura sincera. È stata la più bella categoria formativa, per poter accedere alla formule maggiori. In realtà sono stati anni e campionati spettacolari e bellissimi, quindi si può dire che era già una categoria anche per professionisti.
Un saluto a tutti da Beppe Gabbiani