Livio Ponzone è un pilota che si legge spesso tra i primi nelle classifiche consultabili su Autosprint, e sicuramente è tra quelli che non è stato aiutato dalla fortuna o dal destino.
Nella foto a destra (autore Edoardo Lazzaroni) è sulla Formula che correva col numero 146, main sponsor “Phonola”, marchio-simbolo che ricorda le TV di quei tempi
5 domande a Livio Ponzone:
prima della Formula Italia, quale era stata la tua esperienza da appassionato e sportivo nel motorsport?
Gare in salita e in pista con vetture di serie (Gruppo 1). Poi Trofeo Alfasud Italia.
quali ambizioni avevi, iniziando l’esperienza in Formula Italia?
Nel 69 vinsi la scuola di Morrogh. Zero esperienze di corse e catapultato in F3. A quei tempi, finita la corsa, si brindava indipendentemente dal risultato. Incidente a Pergusa il 3 Agosto 1969, per colpa di Cliff Hawort: fine della carriera, mi mancavano i soldi per vincere il campionato.
come descriveresti il contorno, l’ambiente attorno alla Formula Italia, dall’arrivo al circuito fino alla partenza dal weekend di gara?
Preparatori professionali e piloti come il sottoscritto che dormivano in tenda e si arrangiavano.
il tuo più bel ricordo? ed il peggiore?
Vincere la gara di Misano Trofeo Mare Pulito a ferragosto del 1975, dopo una storia da romanzo.
Nel 74 vinco a Magione sotto l’acqua. Nuovamente a Magione nel 74 sono in testa, mi si spezza la molla di richiamo dell’acceleratore. Era stata manomessa. Nel 75 Alfonso mi cerca per il suo debutto in Formula Italia: mi fa un assetto da vera formula, in prova al Mugello gli dico “è perfetta, si guida con l’acceleratore, anche se il tempo non viene, io voglio correre”. Vincemmo alla prima gara fatta, a Misano.
che giudizio avevi ed hai della monoposto SE025?
È fondamentale l’assetto, vinci anche con 6-7 Cv in meno!!!