il Trofeo Nazionale

il Campionato Italiano di Formula Italia si è svolto dal 1972 al 1979 ed il suo regolamento ammetteva iscritti di età fino a 26 anni: lo scopo della formula addestrativa era confrontare giovani piloti sulla stessa auto, per far emergere talenti da portare successivamente nelle categorie superiori.

Consultare l’Albo d’Oro è doveroso, ma per certi aspetti riduttivo: l’elenco dei piloti che hanno partecipato ai campionati è lunghissimo e tra di loro ve ne sono molti che avrebbero meritato di più, ma hanno avuto un destino avverso e/o mezzi insufficienti.


Altri invece non sono nell’Albo ma hanno comunque corso per brevi periodi in alcune gare di campionato per poi procedere rapidamente fino ai massimi livelli del Motorsport. Qualche esempio: Michele Alboreto, Beppe Gabbiani, Renzo Zorzi …

La CSAI erogava premi economici ai migliori classificati e, nei primi anni, addirittura si proponeva di sostenere il vincitore del titolo facendolo partecipare al campionato di Formula 3 dell’anno successivo. Ma vi furono alcune defezioni, erano tempi difficili, inconfrontabili con la realtà dei decenni successivi.
L’Annuario Sportivo Automobilistico 1973 riferisce un montepremi di 400.000 lire per ogni gara: al primo classificato spettavano 150.000, al secondo 100.000 e così via fino a dare 20.000 lire al sesto.
Il primo premio, attualizzato con l’indice Istat a fine 2021, corrisponde a circa 1240 euro.

Normalmente le gare si svolgevano con una finale a cui partecipavano i piloti che avevano superato 2 batterie eliminatorie.
In alcuni anni il numero di iscritti era così alto che si svolgevano 3 batterie.

Il vincitore del primo Trofeo Nazionale CSAI Formula Italia fu Giorgio Francia, che in seguito divenne il valido professionista che recentemente è stato ben raccontato da Gianni Tomazzoni nella biografia del pilota.
Nel 1972 Francia gareggiò anche nel campionato di Formula Ford con una Tecno-Pirola: quando le gare erano concomitanti scendeva da una Formula e saliva sull’altra disputando prove, batterie e finali in entrambe le categorie. Vinse il titolo della Formula Italia ed arrivò secondo assoluto in quello della Formula Ford: era l’inizio di un lungo e validissimo percorso sportivo e professionale che è valso molto anche per lo sviluppo delle macchine con cui ha corso, in particolar modo Alfa Romeo.

foto da Autosprint n.48/1972

Ma partiamo dall’inizio: il 20 Aprile 1972, nella sede dell’Automobile Club Bologna si svolse pubblicamente il sorteggio per la consegna delle prime 60 Formula Italia ai piloti che avevano fatto richiesta ed erano stati preselezionati dalla Federazione che li aveva suddivisi in 5 gruppi: nel 1° gruppo c’erano: Grimaldi, Bozzetto, Troyer, Spataro, Tonussi, Ferrari, Ruggeri, Caneva, Farneti, Vigneri, Boninsegni, Smittarello, Sangiuolo, Consolo, Gunnella, Angelini, Salvatori; nel 2° gruppo: Filaninno, Giordano, Abate, Castiglioni, Ghinzani; nel 3° gruppo: Selvatici, Casalegno, Piccolomini, Nencini, Morvillo, Corolli, Grilli, Ciò, Zorzi; nel 4° gruppo: Buttani, Buratti, Martini, Ponzone; nel 5° gruppo: Lombardi, Roberto, Cattaneo, Germani; nel 6° gruppo: Cavina, Campominosi, Brancatelli, Puma, Simonetti, Francia, Cagnoni, Peruzzi, Medail, De Petris, Branca, La Starza, Bianchi, Mantovani, Oliviero, Lagazio, Riva, Menegato, Facibeni, Caponetti, Imò

Dopo il sorteggio (così riferisce un servizio pubblicato da Autosprint n.17/1972) il geom. Anzio Zucchi della CSAI riferì che la catena di scioperi avvenuti in quel periodo di grande agitazione stava causando non poche difficoltà all’Abarth, ma in ogni caso annunciò la prima gara in programma: il 21 maggio a Vallelunga.

Purtroppo questa previsione fu poi disattesa: la prima gara si tenne a Monza il 25 Giugno 1972.

Le prime Formula Italia furono consegnate il 25 Maggio, come dimostra il telegramma conservato da Roberto Tonussi, uno dei 5 piloti convocati a Torino dall’Abarth.

L’evento fu il banco di prova finale della monoposto appena prodotta, e risultò assai selettivo: arrivò al traguardo un terzo dei partenti. Molte rotture dei giunti-semiassi, molte bronzine “saltate” per mancata lubrificazione (l’effetto centrifuga nelle curve a lunga percorrenza non faceva pescare olio alla pompa), spegnimenti per miscelazione di fluobrene con benzina a causa di perdite interne al serbatoio di sicurezza, ed infine alcune lamentele riguardanti la torsione del telaio. Ma l’importante era che finalmente il Trofeo Nazionale di Formula Italia era iniziato!

foto tratta da Autosprint n.27/1972

Il circuito era il Junior: tracciato breve. Il giro più veloce fu segnato da Ghinzani alla media di circa 148 km/h.
Nella prima batteria, con pista umida, inizialmente conduceva Castiglioni seguito da Filaninno e Bozzetto ma alla fine la spuntava quest’ultimo perché Castiglioni si girava in testacoda alla curva del Ponte e Filaninno incappava in un errore proprio agli ultimi metri.
Nella seconda batteria ci fu la dimostrazione di forza di Ghinzani che fece gara a sé lasciando indietro Angelini, Caneva e tutti gli altri. Proprio la prestazione di Ghinzani evidenziava i limiti torsionali del telaio, che sottoposto a notevole prestazione torceva sollevando la ruota anteriore interna rispetto alla curva.
15 macchine in gara nella finale: l’Ing. Rogano dà il via e scattano meglio di tutti Ghinzani, Angelini e Bozzetto che distanziano tutti fino al nono giro quando dopo una grande rimonta li raggiunge e li supera Castiglioni. Nel frattempo erano già fermi ai box per guasto Nencini, Caneva e Gunnella, ed a loro si aggiungeva poi anche Angelini per rottura di un giunto. Per la quarta posizione provvisoria lottavano Farneti e Trojer, fino a quando quest’ultimo non rimase senza benzina. Al sedicesimo giro si rompe un giunto alla Formula Italia di Castiglioni, ed all’ultimo giro Ghinzani rallenta notevolmente per un guasto, lasciando la prima piazza a Bozzetto che vince la prima gara del primo Trofeo Nazionale con la SE025 telaio n.0006

Paolo Bozzetto sulla sua SE025 per la quale lo sponsor Cucine Elba fece realizzare
ad un proprio battilastra un sedile anatomico in alluminio con poggiatesta integrato

risultati del Trofeo CSAI di Formula Italia all’Autodromo di Monza, il 25 giugno 1972 (prima gara del primo anno)

Classifica 1^ batteria:
1) Bozzetto
2) Filaninno
3) Gunnella
4) Troyer
5) “Long John”
6) Ferrari
7) Tonussi
8) Castiglioni
9) Ruggeri

Classifica 2^ batteria:
1) Ghinzani
2) Angelini
3) Caneva
4) Morvillo
5) Farneti
6) Spataro
7) Nencini
8) Sangiuolo
9) Corolli
10) Piccolomini

Classifica finale:
1) Bozzetto
2) Ghinzani
3) Farneti
4) Ferrari
5) Troyer
6) Tonussi
7) Castiglioni
8) Angelini
9) Morvillo

da sinistra Ruggeri, Francia e Martini
e sullo sfondo lo striscione di AUTOSPRINT col sottotitolo-slogan “il settimanale dell’automobilismo giovane”

il pilota Giancarlo Martini, qui ed in tante altre premiazioni, indossava il cappello del Passatore, soggetto simbolo della sua scuderia

Massimo Buratti, qui assistito dal padre Luigi, immagine dalla rivista Il Pilota n.8 del 1974 – archivio Paolo Chiti
(sullo sfondo la n.5 con a bordo Roberto Tonussi, sfortunato contendente nella prima batteria)

segue (sito in costruzione) con le gare successive, appena sarà possibile aggiungere contenuti